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Tra le creazioni più significative di Francesco Panzuti, i testi del teatro in dialetto sono anche quelli di cui più viva si mantiene la memoria storica attraverso le rappresentazioni che continuano a esserne portate sulla scena. L'uso del dialetto, nella produzione complessiva di Panzuti aggiuntosi a quello della lingua nazionale in posizione dapprima collaterale e minore, si rivela una modalità perfettamente rispondente ai bisogni dell'espressione artistica. La lingua locale (riconducibile all'area dialettale salentina), che aveva già alle spalle un monumento rilevante nella commedia settecentesca di Girolamo Bax, e di cui non era stato mai del tutto intermesso l'impiego colto, ritrova così dignità specifica mostrando nuove capacità poetiche. Panzuti recupera questa lingua dal parlare comune mantenendone tutto lo spessore realistico e la forza emotiva, e insieme la restituisce depurata delle asperità vernacole, resa più agevole e sciolta, ma in nulla indebolita dalla composizione letteraria.